raramente capita, spesso non capita, che passi e si sieda al tuo tavolo un po' instabile, come le sensazioni di quel momento.
Ti ha notato perche' sei arreso, alibi il vino. Puo' sorriderti finalmente, capirti, che non c'e' nulla da capire.
Ti accompagna con lo sguardo dove il tuo orgoglio e' dissolto, potresti parlarle con le mani: "dai ! balliamo..." esiti, ma la felicita' non porta pazienza, forse il contrario, esito: se ne va.
La cerchi persa nella confusione, ma e' come quel disegno che ti galleggia sfuggente negli occhi, non resta dove guardi.
Non e' raggiungerla, e' cercarla. E come recita il titolo di quel film che non mi ricordo, non costa niente.
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