sabato 14 gennaio 2012
domenica 8 gennaio 2012
Da correggere a mano
Antefatto: Un pomeriggio di autunno, tra Lugo e Fusignano, una pattuglia di vigili urbani di Bagnacavallo dotata di strumentazione autovelox, ci intercetta alla guida della nostra volvo ad una velocita' compresa tra i 70 e gli 80 kilometri orari in un tratto di strada assoggettato al limite dei classici 50.
Posso ricordarlo perche' ho ben presente Laura che non perde l'occasione per criticare duramente la mia condotta di guida della "sua" auto, nel (vano e sleale) tentativo di farmi sentire in maschilissima colpa grave, ben sapendo che lei stessa, in analoghe circostanze, avrebbe guidato in modo del tutto equivalente, ma si sa, la tipica concretezza femminile, consente alle donne di esprimere la loro evidente superiore completezza nei nostri confronti, anche evitando noiose questioni come l'onesta' intellettuale, un altro dei difetti dei quali sanno fare elegantemente a meno.
Qualche mese dopo ricevo comodamente a domicilio il plico postale relativo alla contravvenzione di quel pomeriggio d'autunno, che mi intima di pagare entro tempi ben inferiori a quelli trascorsi tra quella stagione e quella del recapito, l'esoso balzello, unitamente al fornire pronta comunicazione circa l'identita' della persona che era alla guida dell'auto responsabile dell'infrazione del codice stradale, per asseverare la prevista decurtazione di 5 punti dalla relativa patente.
Ecco, dicevo, vediamo se riesco a spiegarmi:
Basterebbe un'onesta valutazione statistica per verificare che in quel tratto di strada, come in moltissimi altri, la velocita' media di circa 75 kilometri orari e' probabilmente uno dei migliori compromessi nella valutazione del rapporto rischi e vantaggi, in quanto mi pare evidente che non sia dimostrato, anzi sarebbe il contrario, alcun eventuale incremento del numero e della gravita' di incidenti pertinentemente riconducibile all'usuale e praticata abitudine generalizzata di procedere a quella velocita', come infatti avviene quotidianamente nella stragrande maggioranza dei giorni in cui non e' presente l'installazione autovelox.
Tanto mi basterebbe per ipotizzare incompetenze, colpevoli inerzie burocratiche e, peggio, strumentali criteri "d'ispirazione" di chi e' preposto a regolamentare in merito, anche senza scomodare le note questioni legali e illegali in cui sono coinvolte amministrazioni pubbliche e spregiudicate ditte complici e compiacenti.
Sulla questione "punti" e' peggio. Uno dei consigli piu' frequenti e' il solito "digli che guidava la tua vecchia zia".
Ma che razza di legislazione potra' mai essere quella che per convenienza personale ti induce alla mendace delazione sociale ? Non mi risulta, almeno per ora, che io, come privato cittadino, debba ricordarmi chi e quando guida la mia auto. In quanto intestatario ne ho giustamente la responsabilita' ma non sono ancora tenuto a rubricare su apposito registro ufficiale l'attivita' del mezzo di trasporto, come suppongo avvenga in altri casi, non analoghi.
Ergo io non ricordo chi e' alla guida della mia auto "istantaneamente", ovvero ne vengo a conoscenza con l'eventuale contestazione da parte di un organo ufficiale nel momento stesso dell'atto, per constatazione oggettiva corroborata da testimoni autorevoli e autorizzati: pubblici ufficiali appunto.
E l'atteggiamento non sembri piu' provocatorio di quello che e', considerata la mia sensibilita' sociale ed estetica, offesa e infastidita dall'odiosa vicinanza concettuale tra l'idea stessa di "punti patente" da recuperare e decurtare con quella dei "punti premio" da centro commerciale, manco fossero una raccolta per un mistificato omaggio nella logica delirante e suicida delle "offerte" promozionali di uno schifosissimo sistema di "libero mercato" ... ok, mi calmo, per ora cercero' di seguire un percorso intelleggibile, trattenendo a stento la valanga di intuizioni che mi travolge.
Anche il fatto che per questo tipo di contravvenzione ne vengano decurtati 5 (cinque) su una ventina di media, e' un'offesa alla logica delle proporzioni, anche qui, non so se si tratti di banale incompetenza o lucido progetto antisociale.
Va da se' che chi puo', senza scrupoli, paga il dovuto con leggerezza, tanto comunque la cifra incide in modo non significativo sul proprio ricco portafoglio e molto probabilmente la lussuosa auto in leasing e' gia' intestata alla vecchia zia di cui sopra, o peggio, a una di quelle essepia criminali e criminogene di cui ormai la nostra idiota societa' e' esclusivamente costituita, e non andava certo ai 75: Per quello che rischia, probabilmente gli conviene arrivare ai 150.
La mia attitudine anarchica, di cui imparo essere al corrente vita vivendo, per mera constatazione con beneficio d'inventario, come si usa dire mutuando l'infelice immaginario aziendale, paradigma impertinente applicato alla nostra completa esistenza in un cretino delirio suicida ... ops, ok ok, devo impormi un minimo di disciplina dialettica.
La mia attitudine anarchica, dicevo, mi induce, pur sempre entro miei limiti meschini, a rispettare determinati criteri di scelta, in questo caso, costretto all'antitesi tra cio' che sospetto giusto e cio' che so convenirmi, opto per il primo: Non comunico alcuna identita' del dimenticato guidatore d'auto colpevole di eccesso di velocita' e attendo le "legali" conseguenze amministrative.
Qualche mese piu' avanti infatti mi viene, questa volta non comodamente e non a domicilio, recapitato il plico con i documenti ufficiali per pagare un ulteriore odioso balzello: La pena per la mia " omerta' ". La cifra in questione e' dell'ordine del doppio della gia' esosa cifra del verbale a cui si riferisce: Sono quindi piu' colpevole di non mantenere redatto un registro di "attivita' autovettura", di mia spontanea volonta' per sopperire alla mia senile mancanza di memoria, che non di infrangere con criminale irresponsabilita' civile i "sacri" limiti di velocita'. Bene, me ne fregiero' spavaldo.
La "raccomandata" non mi viene recapitata a domicilio per motivi e dinamiche fuori dal mio controllo e dalla mia responsabilita', il timbro postale che accerta la data dell'avvenuta consegna al destinatario, viene cancellato in sede postale per essere corretto a mano (!?!) e postdatato di qualche giorno, se ricordo bene il postino non ci trovo' al nostro indirizzo infatti andammo a ritirare la missiva direttamente all'ufficio postale, dopo aver ricevuto la comunicazione di mancato recapito e l'invito a ritirare il documento ufficiale personalmente, presso l'ufficio preposto.
Comunque riluttanti e costretti, paghiamo, praticamente "obtorto collo" come dicono quelli che sanno cosa significa.
Per cavalleria omettero' che anche in questa circostanza Laura ha dovuto recriminare sul mio carattere e sulla mia persona, sempre nel (vano e disonesto) tentativo che evidentemente le e' fisiologicamente congeniale, di farmi sentire il solito maschio colpevole in quanto tale...si, omettero', magari la prossima volta, capitera' sicuramente.
Passano un paio d'anni, dei soliti, quasi ce ne dimentichiamo, impegnati cercando di far galleggiare qualche felice barchetta di carta (rubata alla vorace burocrazia) nel mare della banalita' quotidiana, almeno fino a quando, fradicia, non affonda a macerare.
Un pomeriggio di un altro autunno riceviamo una perentoria comunicazione da parte della SORIT (essepia ... comincio ? ... ok no.) che intima Laura di pagare "entro e non oltre" qualche decina di giorni, un'esosissima cifra in quanto titolare dell'auto in questione e rea di "non aver pagato barra pagato in ritardo" (non ho capito, e' la stessa cosa ?) la relativa contravvenzione come da verbale del ... secondo il regolamento ... come da accordi stipulati con la pubblica amministrazione ... codici, comma, rimandi, decreti del ... per informazioni chiamare il numero verde (???) burocratese a profusione (3 fogli A4, l'italiano scritto e quello orale sono 2 lingue diverse) firmata personalmente dal Dott. Maurizio Rambelli "Direttore Generale". Nientemeno.
Superato un mio primo momento di avversione cosmica, nel senso che ho rispettato un preciso "ordine" di comportamenti compulsivi, la proverbiale concretezza femminile di Laura ha saputo materializzare tutta la documentazione necessaria (non e' dato sapere da dove, ipotizzo una femminilissima stregoneria, di fatto il tavolo della sala ribolliva di documenti...) per tentare, se non una contestazione, almeno una fondata e documentata richiesta di chiarimenti, come ci veniva eventualmente proposto in caratteri miniati a tergo di uno dei fogli quasi indecifrabili che ci strappavamo di mano reciprocamente in un crescendo di ostilita' e accuse altrettanto reciproche: scene da un matrimonio.
Orbene, con una certa rassegnata e ostile alacrita' ci presentiamo all'ufficio per il pubblico della centrale dei vigili urbani di Lugo, dove, se avevamo ben inteso, potevamo sperare in una qualche spiegazione. C'e' l'usuale fila di esasperati e dietro al vetro (antisfondamento?) una giovane vigilessa dai modi urbani, appunto.
Le 2 ore adibite a questo servizio (2 giorni alla settimana se ricordo bene) stanno per finire, anzi siamo gia' fuori orario e ci sono altri che attendono dopo di noi, probabilmente la giovane ragazza ha fretta...
Vabbe', la faccio breve, comincio a stancarmi di correggere tutti gli errori che digito, nel giro di pochi minuti, una veloce verifica, una breve ricerca nell'archivio elettronico integrato (immagino avra' un nome del genere) un'occhiata al monitor che visualizza il documento scannerizzato e appare subito patente l'errore di conteggio dei giorni di presunta mora di cui siamo ingiustamente accusati: Esiste un modulo prestampato per "annullare" l'intera pratica (uh ?) o almeno e' quello che penso di aver capito, Laura l'ha firmato in duplice copia, una e' la nostra.
Bene questo era l'antefatto, adesso, se ne avessi ancora voglia, proverei a spiegarmi come mi ero riproposto inizialmente, sento di avere diverse questioni da discutere ma si e' fatto tardi, devo correggermi, imparare ad essere piu' concreto, mantenere a bada le mie derive idealistiche e utopistiche, sono ingenuita' giovanili che non mi si addicono piu', mio malgrado sono un uomo maturo, ho il dovere di occuparmi concretamente di cose serie: vado a fare qualche barchetta di carta, sto imparando, non mi vengono belle come quelle che mi fa Laura per insegnarmele, ma alcune per un po' galleggiano comunque.
mercoledì 4 gennaio 2012
A (titolo provvisorio)
il mistero angosciante e' se ci sara' una morte dopo la vita, non il contrario
e' ben poco quello che so di non sapere, dovrei avvilirmi per tutto cio' che NON so di non sapere: la mia ignoranza e autostima coincidono.
le persone sane di mente dubitano di esserlo.
ho dovuto darLe ragione: non ne aveva.
epperforza che mi contraddico, da solo, devo fare tutto io.
abbiamo obblighi e divieti talmente idioti, in malafede, impertinenti e incompetenti che andrebbero rispettati pedissequamente, per protesta
mi disturba dover mentire per altri, voglio essere l'autore indipendente delle mie bugie, e' questione di correttezza, onesta' e sincerita'.
sono offeso dal furto acritico delle idee degli altri, specialmente quando "gli altri" sono io; e adesso no, non puoi rispondermi "anch'io".
ammettere di annoiarsi e' una coraggiosa e sincera maleducazione, ma ammettere di divertirsi e' peggio: una sciocca caduta di stile.
continuo a trovare molto comodo il telefonino: mi piace non rispondere quando non ci sono, poter essere irreperibile quando e dove voglio.
il miglior segreto e' quello non nascosto.
ci sono cose che sono perche' non devi chiederle, se devi farlo significa che non le avrai mai.
son forse io il custode di me stesso ?
non l'imparo perche' non la capisco, la metto da parte.
odio "fare in fretta": non ho cosi' tanto tempo a disposizione.
dialettica booleana: inutili le affermazioni, servono solo le negazioni, nel caso usarne 2 assieme.
una notte ho sognato che dormivo, pero' non ero io, ero un altro, all'alba mi sono dovuto alzare per cedergli il letto, era il suo.
quasi impossibile smascherarmi: mi identifico con un alias composto dal nome di un altro "Gabriele" e il cognome di un altro "Bandini".
divieti e obblighi: effetti causati da chi non li rispetta, a danno di chi comunque non ne avrebbe bisogno.
evito difficili sincerita' con facili ironie.
sarebbe + facile fidarsi di chi appare ipocrita piuttosto di chi appare sincero, e' evidente che non saprebbe mentire.
senza di me non esisterei, sarei morto.
preferisco essere ragionevolmente nel torto che erroneamente nella ragione.
non ci trovo nulla di poetico nel definirsi tale.
mi sbarazzo del mio causando l'imbarazzo altrui.
soli: potremmo illuminarci a vicenda, non eclissarci.
la mia e' un'invidia dal basso, consapevole di non essere all'altezza delle frequentazioni e delle letture di cui avrei bisogno per esserlo.
le banali frequentazioni: La buona educazione al conformismo altro non e' che l'ipocrisia meschina degli estranei, specialmente a se stessi.
nostalgia e' essenzialmente di se stessi, di sentimenti distratti, evocati troppo bruscamente da sensazioni ritrovate dove ritrovarsi, persi
sei un tipo impulsivo ? ... se hai gia' risposto, evidentemente si ;^)
contrariamente agli uomini, molto spesso le donne capiscono subito i propri errori, quindi tutto quel tempo e' sprecato solo per ammetterli.
scaffali di carta "igienica ecologica": Ne' uno ne' l'altro ma la pubblicita', con l'etica e l'onesta' intellettuale, ci si pulisce il culo.
associazioni religiose che si impegnano per il sociale in uno stato che abdica alla sua laicita' come banche che si prodigano in fondazioni.
non so immaginare una vita vissuta senza immaginazione, anzi, non voglio.
ho apprezzato la sua spontanea sincerita', e' stata onesta ad ammetterlo: e' tutta colpa mia.
questa frase non e' una citazione, e ovviamente neanche una pipa.
leggere libri ? non mi sembra il caso di infierire ulteriormente: mi sento gia' abbastanza ignorante.
sempre piu' fatico ad adeguarmi alla mia universale inadeguatezza.
che stupido ! Penso sempre che lo siano anche gli altri !
la miglior risposta a molte domande e' spesso un'altra domanda, o sbaglio ?
secondo me, i fatti non sono opinioni, e questo e' un fatto ... che ho un'opinione, intendo ... no un momento ... quindi ?
non mi piace il fatto che mi piace contraddirmi.
meglio evitare affermazioni categoriche e perentorie che poi ci costringeranno a ritrattazioni, smentite e contraddizioni. Come questa.
parlo delle mie crisi di misantropia avversa, solo, con qualcuno.
ho gia' detto che spesso mi ripeto ?
un consiglio: non accettarne.
pur senza esperienza di addestramento cinofilo, ordino dominante "Fai quello che ti pare ! " alla mia Laica, che obbedisce sempre, fedele.
probabilmente tendo ad argomentare con troppi "tendo" e troppi "probabilmente"
contraddirmi e' una delle poche cose che riesco a fare con una certa coerenza
cerco di essere ragionevole, ad esempio trovo ovviamente ridicole tutte le forme di superstizione, le evito, portano sfiga e malasorte.
essere una persona senza immaginazione, il sonno della ragione: sognare di dormire.
non sono una persona famosa, e' notoriamente risaputo.
solo gli imbecilli non cambiano mai idea, l'ho sempre pensato.
non posso essere sempre sincero, mentirei se dicessi il contrario.
indubbiamente, l'unica via per la verita' e' il dubbio.
sentirsi stupidi significa non esserlo completamente.
sono una persona abbastanza intelligente e colta per capire di non essere ne' l'una ne' l'altra.
sono troppo orgoglioso per ammettere di esserlo.
disobbeditemi ! ve lo ordino !
la modestia e' una delle mie tante virtu'.
se fossi veramente leale non cercherei di farlo credere.
ci sono persone sulle quali non dovrei permettermi un'opinione: ormai le conosco abbastanza bene, troppo per giudicarle.
non posso fidarmi sempre del mio intuito, so anche diffidarne, istintivamente.
sono stanco di essere stanco.
non ci si puo' fidare di chi e' senza segreti.
e' praticamente impossibile valutare la serieta' di qualcuno senza poterci scherzare.
non si puo' pretendere di essere creduti quando ci si esprime troppo sinceramente.
per essere sicuri di farsi fraintendere e' necessario esprimersi in modo molto chiaro e diretto.
eccello in mediocrita'.
assenza, pura essenza per chi ne e' capace.
specch'io mi veda ! quale sono ? quello di qua o questo di la' ?
ridicolo ! per non esserlo bisogna averne il senso.
sono un po' invidioso di chi sa ammettere di esserlo.
la ragione ammette il torto, ma il torto non sente ragioni.
e' possibile prevedere il futuro ? a volte, ricordandosi il passato.
insensibile e distratto ? non mi risulta, fosse vero me ne sarei accorto.
fossi meno ignorante, saprei almeno quanto.
cambiare idea e' sempre intelligente e onesto ... forse no, ho cambiato idea.
se fossi cosi intelligente come volete farmi credere, capirei anche che mi state sfottendo, no ?
non sapere il significato di "inverecondo" e non ammetterlo, sfacciatamente.
c'era un test per verificare la relazione tra pigrizia e carenza di autostima ... non l'ho fatto, non ne avevo voglia, poi tanto sbaglio sempre a calcolare il punteggio.
dopo una faticosa discussione, almeno su un punto ci siamo trovati d'accordo: non lo siamo affatto.
certe volte ho certi dubbi...mah!
trovo intollerabili le altrui intolleranze, rigidita' sulle quali non transigo.
sono un po' stanco di riposarmi.
stare un po' male fa un po' bene.
l'unico modo per aver stima anche per gli altri e' averne fin troppa per se stessi, in modo da non rimanerne senza, diversamente e' invidia.
lo specchio del bagno dovrebbe farti delle foto, memorizzarle negli anni poi fartele rivedere, in modo da non essere l'unico a riflettere.
un'ipotesi difficile da spiegare si rivelera' probabilmente falsa, ma non so giustificare bene quest'intuizione...troppo difficile da spiegare.
probabilmente il mio totale fallimento sara' l'unico mio coronamento.
una moglie ideale non dovrebbe ambire al matrimonio, ne' prenderlo seriamente in considerazione.
anche potendo, meglio evitare di non avere proprio nulla da farsi perdonare da parte di una donna,
lo considererebbe un torto imperdonabile.
martedì 3 gennaio 2012
buongiorno marmotta !
Ancora uso a ritrovarmi vivo nel letto ogni mattina, steso nel ricordo onirico dell'umidita' della sera precedente, asciugato e lucido penso a tutto e non riesco a dirne niente. Muto e perplesso affronto lo sforzo sovrumano, alienarmi di abitudini, stancarmi inutilmente di pretesti, prepararmi per l'allagamento di angoscia mortale della prossima sera.
lunedì 2 gennaio 2012
Denuncio
stanco, deluso, illuso, scarso, fallito, deludente, sfiduciato, immotivato, perso, inutile, dannoso, sbagliato, colpevole, vano, incompleto, inconcludente, stupido, offeso, offensivo, ingiusto, lento, rinunciatario. Si infatti non riesco a spiegarmi: rinuncio.
domenica 1 gennaio 2012
negli uffici la modulistica va a ruba !
A seguito di alcuni disservizi "tecnici" pagati peraltro anticipatamente per un anno, decido di non rinnovare l'abbonamento al servizio di registrazione di un mio dominio .net con l'intenzione di cambiare provider, esiste una procedura per tutelare il registrante verificandone l'identita' tramite autenticazione username/password, la generazione di un codice conseguente "sblocca" la disponibilita' del dominio consentendo al nuovo gestore di prenderne il controllo, anch'esso pagato anticipatamente. Segue uno scambio di email quasi quotidiane vagamente paradossale tra il servizio di helpdesk e la mia autenticata utenza, circa un paio di settimane:
Gentile cliente,
abbiamo provveduto ad inviarLe l'authorization code per mail all'indirizzo dei dati intestatario.
Le ricordiamo che essendo scaduto il dominio non possiamo garantirLe il buon esito del trasferimento, poichè talvolta l'Authority competente non permette lo spostamento; in tal caso potrà rinnovare il dominio tramite la sezione
Non ho ricevuto altre email da parte vostra oltre a questa comunicazione in merito, a quale indirizzo email e' stato inviato l'authorization code ?
Gentile cliente,
Le comunichiamo che è stato spedito alla mail dei dati intestatario che risulta essere
gab@gbl.ra.it come può visualizzare sul whois pubblico .
Se non è valido potrà richiederne la variazione e contestualmente l'invio dell'authorization code spedendoci il modulo apposito come indicato alla pagina seguente:
(non ho il fax, non ho lo scanner, NON intendo compilare alcun "modulo" cartaceo con ridondanti informazioni, la mia identita' e' gia' pienamente verificata: comunico con l'helpdesk tramite messaggi nel loro sito autenticandomi con username e password, le stesse utilizzate per effettuare ogni pagamento o per attivare nuovi servizi aggiuntivi, ergo...)
richiesta contestuale eseguita con ticket numero 1671F69D02
Non ho potuto aggiornare la mia anagrafica in quanto "servizio momentaneamente sospeso per manutenzione", avevo gia' provveduto a suo tempo a cambiare l'email associata al dominio, probabilmente ho sbagliato qualcosa.
Gentile cliente,
per cambiare la mail dei dati intestatario non deve accedere alla sezione dati anagrafici ma inviare il modulo che trova al link
(aridaje, non resisto, abbandono l'ipocrisia del linguaggio commerciale e torno me stesso)
Ciao Monica, passo al tu, se ci saranno altre comunicazioni in merito, forse dovrai omettere il "Gentile", non credo di esserlo piu', ammesso di esserlo stato fin'ora, alla scadenza di altri servizi ancora in uso sto meditando di non essere neanche piu' "cliente".
Buone feste o buon lavoro se non le fai.
Ciao.
Gabriele Bandini.
(una resa, rinuncio, siamo a posto cosi', attendero' i 75 giorni che mi e' stato detto da un tuo collega a voce sono necessari per registrare il dominio ex-novo, effettivamente non e' una roba cosi' importante, in genere ho da fare altro che non passare una mattina ascoltando musichette al telefono, compilando inutili moduli con procedure anacronistiche assecondando kafkiane burocrazie pretestuali)
pochi giorni dopo MI TELEFONANO LORO, un'operatrice con tono conciliante mi chiede spiegazioni per poter risolvere la questione, argomento sinceramente divertito in totale serenita', risultato: "in via del tutto eccezionale" mi comunicheranno il codice richiesto tramite email da me proposta: quella gestita dai LORO server per la mia autenticata utenza, semplice no ? come attivare un qualsiasi nuovo servizio a pagamento, pochi, comodi click, siamo o non siamo nella moderna era dell' informatica ?
2B continued ?
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