mercoledì 23 dicembre 2020

Rudere

 La mia solitudine e' il rudere di un castello infinito di pensieri taciuti.

lunedì 12 ottobre 2020

Trentanni

Nella nostalgia dove sprofondo, ventenne, ti immaginavo presente, senza saperti.

Nell' angoscia dove soffoco, cinquantenne, ti so, assente.

Gioconda Invereconda

fare senza pensarsi

parlare senza dirsi

guardare senza vedersi

conoscere senza sapersi

ridere senza sorridersi

emozionarsi senza sentirsi

soffrire senza curarsi

esistere senza essere



sabato 22 agosto 2020

Teen Anger

La tua adolescenza, dolorosamente rimossa, negata, strappata con rabbia dal tessuto della tua esperienza, e' una voragine sorda e muta che inghiotte ogni sentimento nell'abisso buio e cieco delle tue paure. La nostra vita non puo' essere vissuta, solo recitata, assenti e insensati.

domenica 16 agosto 2020

24-03-2020

 

#massichecistoacasa dal 5 marzo compreso sono uscito solo per andare all'ospedale per un prelievo del sangue, da solo, mi hanno chiamato loro, per il resto niente: Ho il laboratorio artigiano bloccato, non lavoro, potevo uscire? posso? non posso? non lo so, un delirio di norme e regole improvvisate senza una logica possibile, paradossale che sia piu' il rischio penale di quello sanitario. So che sto chiuso in casa a oltranza, piu' che altro per non ritrovarmi in giro a discutere con un idiota come me, eventualmente in divisa.

Alzarsi

ok, due misure e due conti, come temevo: sono diventato anche obeso. Pur con colpevole ritardo devo ammettere la mia condizione, riconoscerla e porvi doverosamente rimedio. Per quanto mi sembri impossibile devo superare la mia pervicace pigrizia e sopperire alla mia totale mancanza di determinazione, basta alibi, basta scuse, basta procrastinare. Impegno e costanza: devo diventare piu' alto.

mercoledì 12 agosto 2020

Lapidaria

Si dice che restano come "scritte sulla pietra", ma la pietra tornera' sabbia, prima o poi. No, le tue parole restano scritte in fondo alla coscienza, non le ricordo, ma le so.

 

domenica 2 agosto 2020

La vita diversa

il titolo del romanzo che non ho saputo scrivere, ne' leggere, ne' vivere. Intanto sono diventato quello che sono: niente.

mercoledì 8 aprile 2020

disperato ironico stupido

Niente. Pensavo di avere piu' carattere, piu' autocontrollo, invece, ho ceduto. Chiuso in casa da poco piu' di un mese e gia' non so piu' come annoiarmi, ciondolo, penso a tutte le robe che potrei fare e mi accorgo che avevano senso solo quando potevo rimandarle, con qualche scusa, ma adesso? Le farei solo per tenermi occupato. Non mi sembra un buon motivo, poi comunque sono orgoglioso, non sia mai che debba ammettere di essere in difficolta'. Eh, mica facile, infatti ieri notte, mentre stavo facendo finta di dormire, sara' stata l'ora del lupo, mi sono alzato e quasi senza accorgermene, ne ho preso uno. Era li', li spargo in giro, continuo a comprarne compulsivamente poi non so dove metterli, e l'ho aperto: Ho iniziato a leggere un libro. Mi era gia' successo, nel 2008, avevo un braccio ingessato, non potevo fare quasi niente, non mi ricordo, era piccolo, infatti l'ho letto tutto, dall'inizio alla fine, le pagine dispari: con una mano sola non riuscivo a tenerlo aperto dalla parte delle pari. Invece stavolta ho le mani libere, sto leggendo tutte le pagine. Per non scoraggiarmi ho iniziato da circa meta', cosi' posso pensare che il peggio e' passato, poi quando arrivo in fondo, se ci arrivo, posso leggere la prima meta' con meno angoscia: mica devo leggerlo tutto.

martedì 24 marzo 2020

Alibi allibito

Come mi capitava di sentire, con quel vago senso di nausea, ora mi accorgo di essermi abituato a fare troppe cose sbagliate, inutili e senza senso. Infatti adesso che forse potrei farne altre, sempre rimandate, probabilmente piu' sensate, non ci riesco, allibito.

La prima sigaretta del condannato a vita


Anche io sto in casa tutto il giorno, grigio e ligio, rispetto le regole. Solo che adesso e' saltato fuori che sono diventato fumatore, mi annoio, mi viene lo stress nervoso e per rilassarmi devo fumare, quindi devo uscire a prendere le sigarette. Fumo fuori, non sono abituato, tossisco. STAI A CASA TUA DELINQUENTE! una parrucchiera che adesso sta tutto il giorno a giocare alle macchinette con l'autocertificazione compilata: SI POSSO FARLO. io: non sono mica tuo marito. Ho preso tre stecche, fino al 3 aprile siamo a posto, poi vediamo, magari mi compro una pipa, che potrei anche tagliare l'erba in giardino.
Poi dovro’ anche prendere qualcosa per smettere di fumare, domani vado a sentire in farmacia, se ci vuole la ricetta del medico, adesso visita solo al telefono, con un’app in videochat, ti prenoti con un sms poi ti chiama lui, a tuo carico, la mutua non te lo passa, al telefono.

Genitore

Ho nostalgia, disperata, di quando potevo prenderti in braccio, felice e inconsapevole. Adesso, inutilmente contrito, assurdo e patetico, non so cosa fare. Perdonami, se puoi, non scusarmi, giacche' scuse non ne ho. Per evitare almeno che la mia morte non diventi anche la tua.

China Down

Oggi sono andato dai cinesi, non mi serviva niente, volevo solo girare un po' per le corsie per fargli compagnia, tipo cliente, avevo sentito che avevano il negozio deserto, con 'sta storia del virus. Poi oh, si sa, quando sei dentro, qualcosa compri sempre. Ho preso l'ultima confezione di mascherine, dice che sono le migliori, di quella marca: "made in PRC", infatti sono andate a ruba. Solo che adesso non ne avranno piu' per un po': La fabbrica in Cina che le produceva ha dovuto sospendere le attivita' per il "corona virus" e non si sa quando potra' riprendere la produzione. Mi hanno detto di ripassare quando e' passata l'emergenza, speriamo bene.

Parsons' dream


Raramente ricordo di aver sognato, e altrettanto raramente il giorno dopo. Invecchio, ricordi e sogni si confondono.
Forse potrei incolpare quel pessimo sacchetto di patate fritte che ho divorato compulsivamente ieri notte, prima di addormentarmi, comunque risvegliandomi, con il solito senso di panico, tragico e assurdo, mi sono accorto che stavo sognando: Ero nonno, da sempre, nel sogno era normale, una meravigliosa piccola nipote mi parlava, con calma, seria, una madre che cercava di rasserenarmi.
Nonno! Tu lo sai perche’ oggi non sono andata a scuola?
Perche’ a scuola ci sono i virus. Tu nonno lo sai cosa sono i virus?
Sono come un’aria invisibile che entra nel nostro corpo e ci fa le malattie ... quindi dobbiamo mangiare le medicine.
Nonno! dai, spingimi l’altalena piu’ forte!
Fino al cielo!