mercoledì 30 novembre 2011

amor(t)e condannato.

Certo che sei tu, la donna che amo, lo sento e lo sai: Non sei quella che mi ama, me l'hai sempre detto...
ma non lo sento. Quella e' lei.
Si lo so, probabilmente non e' cosi', solo una mia illusione a cui voglio credere per debolezza, paura, vanita'...
Ma qual e' il problema ? Che non l'amo ? Non lei ? La MIA idea di LEI ? Come una giovane femmina ? Gia'...come lei.
Lo so, e non la tradisco, lo sa, sta al gioco. Io ? Lo sappiamo no ? Non vivro' abbastanza per partecipare alla mia delusione, non sono disonesto con me, con lei e quindi neanche con te, ti pare ? Sensi di colpa ? E perche' ? E' giovane, morto saro' presto un suo ricordo, solido, uno di quelli sui quali immaginare il proprio futuro.
Forse e' questa la liberta' di amare e sentirsi amati, senza pretendere assurdamente tutto dalla stessa persona. Non si dovrebbe amare per essere amati, ne' essere amati perche' si ama.
Finalmente, sapere di non arrivare a vivere le conseguenze dei propri sentimenti ci permette di viverli, felici.

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