non so se voglio morire in laboratorio, seduto davanti all'oscilloscopio, con il saldatore in mano, banale, o con il mio jazzbass addosso. Sicuramente non vorrei morire in ospedale, patetico, torturato dalla morale scientifica. Potessi scegliere, preferirei finisse tutto a tarallucci e vino, rosso, una sera d'autunno, in penombra, mentre ne sgranocchio qualcuno, sorridendo all'amicizia compagna, brillo e sornione.
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