domenica 7 aprile 2013

soli(eli)tario

Oggi finalmente una giornata di sole, cioe' no, insomma non piove, mi sono detto (si perche' mi parlo spesso, con tutto che altrettanto spesso non mi ascolto mavvabbe') : un pomeriggio giusto per fare un giro a piedi in piazza che ci deve essere anche il mercatino o una roba cosi'.
Detto fatto, ho mandato uno che conosco.
A parte il fatto che deve essersi perso... di'! e' stato via due ore, da me alla piazza c'e' piu' o meno quanto dalla piazza a qui, fa te. Comunque mi ha raccontato delle robe inverosimili, strano perche' lo conosco, non e' uno che racconta balle, per lo meno non cosi' poco credibili, boh, non so mica cosa pensare, dice che c'era della gente con i bambini, tutti vestiti con tante robe addosso strane, delle scarpe lucide, degli stivali pelosi, delle donne che per ricordarsi di essere state giovani erano bionde, con tutti i capelli in fila, tutti attorno alla testa, alta, mentre agganciano con l' avambraccio quello dei signori con un giubbotto di pelle giovanile (probabilmente erano poco + che cuccioli) e un tegame tipo un berretto. Poi delle giovani coppie che camminano ugualiugualiuguali, ve' che devono essere bravi: lei con dei tacchi che a momenti non arrivano in terra, intubata dal collo alle caviglie dentro un sacchetto del pattume imbottito di piume che le ha viste che escono (le piume, non le caviglie), lui con dei pantaloni o una tuta abbassata sulle caviglie, aggrovigliata alla scarpe slacciate GRANDISSIME, sia la destra che la sinistra, ammesso che si possano riconoscere, e sopra, un'armatura antiproiettile.
Alcuni fumano, altri parlano, altri non sanno bene cosa fare quindi parlano fumando...
Dice che sono stranieri, tipi strani, gli altri invece non sono italiani, infatti.
Dentro una chiesa dice che c'e' un'esposizione di qualcosa, libri, quadri, foto, dai ! quelle robe di cultura di quelli che hanno quei nomi strani da artista, tipo Giangianni Simmenthal, vabbe' non si ricorda. Non e' entrato perche' non c'era quasi nessuno, gli toccava di guardarsi tutto lui. Fuori invece avevano messo un tavolino con una croce che sembrava tutta d'oro, poi attorno cantavano con delle chitarre in girotondo e battevano le mani, uno con il microfono diceva delle robe che non si sentivano, epperforza Cristo ! Cantavano sempre + forte, sembravano indemoniati.
Non sa poi se sono arrivati i vigili a controllare i permessi o cosa, non saranno robe che si possono fare in piazza cosi', chiunque arriva fa un po' quello che gli pare,  quando e' andato via stavano mettendo via tutto che tornano la prossima settimana, possibilmente sempre li', dicono, quindi non dovrebbe essere difficile beccarli.
Oltre ai banchetti dei formaggi e della porchetta c'era anche quello dei libri, anche quella roba vecchia eh, mica... praticamente da buttare, che poi invece c'e' sempre qualcuno che compra sempre qualcosa.
Beh, non ha comprato dei libri anche lui !?!
Si e' preso le ultime 3 copie rimaste di un manuale per "vincere lo stress da acquisto compulsivo", probabilmente confidando sullo sconto e su una triplice efficacia della lettura. Ha pensato anche a me: mi ha preso un libricino piccolo, illustrato, che secondo lui poteva interessarmi, a giudicare dal titolo. Invece non mi conosce cosi' bene: a me i giochi di carte mi annoiano, a parte forse il marafone che ci sono affezionato anche se non so giocare a beccacino, figuriamoci quelli da fare da soli, zo' vala', la prossima volta ci vado anch'io che forse in compagnia e' meglio.
Se non piove.

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